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Progetto Tutti in Sella

È bene iniziare la descrizione del nostro Progetto con una definizione di ippoterapia “… il prendersi cura di un essere vivente “bisognoso”, sviluppa molte abilità trasversali che se proiettate su un soggetto debole, caratterizzato da differenti forme di disagio o handicap, travalica il semplice senso di far qualcosa di ludico-ricreativo per  evolvere in un interesse che sviluppa una personalità più matura ed una partecipazione efficace nei differenti contesti nei quali il soggetto viene coinvolto.”
Il cavallo permette lo stabilirsi di un rapporto immediato, autentico e simmetrico, ricco di stimoli diversi e piacevoli che cresce gradualmente attraverso reciproca conoscenza e fiducia.
In senso ampio la riabilitazione Equestre si inserisce all’interno della moderna riabilitazione definita dall’ O.M.S. , interessandosi al soggetto nella sua globalità fisica, mentale, affettiva, comunicativa we relazionale (approccio olistico) e coinvolgendo il suo contesto ambientale, sociale e familiare (Approccio ecologico).

MOTIVAZIONI

Ha origini molto antiche e l’uso di cavalli a scopi medici è documentato da Ippocrate nel 400 a.c. circa. Il cavallo, grazie alla sua sensibilità, la sua intelligenza e il suo spirito di adattamento, è da sempre considerato un’ottima terapia “medica” e lo stesso Ippocrate consigliava lunghe cavalcate per sconfiggere l’insonnia e l’ansia.
Il cavallo è vivo e permette lo stabilirsi di un rapporto immediato, autentico, ricco di stimoli che si costruisce gradualmente attraverso la reciproca conoscenza e fiducia. Il filo conduttore di ogni incontro è il divertimento con alla base importanti elementi psico – pedagogici.
La terapia con il cavallo interviene proprio nella relazione tra uomo e cavallo sia a livello neuro-motorio che a livello neuro-psicologico.
Il cavallo è un animale di grandi dimensioni e di grande potenza e a volte può addirittura incutere un certo timore. È però anche un animale molto sensibile che necessita di cure e attenzioni. Spinge perciò l’essere umano con il quale entra in relazione ad essere parte attiva per rispondere ai particolari bisogni di cui necessita, lo pone al centro delle proprie esigenze.

OBIETTIVI e FINALITA’

Insegna a prendersi delle responsabilità nei confronti di un altro essere vivente. Lavora per migliorare o raggiungere la maggiore autonomia consentita all’individuo facendo di lui un partecipante attivo.
Applicare nel territorio una metodologa di intervento psico-educativo che nella comunità medico – scientifica ha acquisito notevole attendibilità.
Per una persona con disabilità intellettiva l’interazione con un animale rappresenta prima di tutto attenzione alla sua cura, ai suoi bisogni, al suo stato di salute e all’umore; dedicargli tempo ed energie, oltre ad essere una positiva esperienza personale, aiuta ad assumersi delle responsabilità.

METODOLOGIA

Nel nostro Progetto individuiamo tre fasi della terapia:
– “Maternage”: fase preliminare del paziente che, insieme al terapista, comincia il suo approccio al cavallo;
– Ippoterapia propriamente detta: consiste nella somministrazione degli esercizi terapeutici al soggetto che non si occupa direttamente dei movimenti e degli altri stimoli provenienti dal cavallo ma a questi risponde automaticamente.
– Riabilitazione equestre: fase avanzata della cura. In essa il paziente controlla direttamente il cavallo attraverso le proprie azioni;

Nella concretezza possiamo descriverla cosi:

Ippoterapia: costituisce l’approccio iniziale al cavallo e al suo ambiente, si svolge quindi prima a terra e successivamente sull’animale accompagnato da un istruttore. E’ riservata dunque a disabili incapaci di mantenere la posizione in sella e di condurre il cavallo in modo autonomo.

Rieducazione equestre: vede il cavaliere impegnato nella conduzione attiva del cavallo, sotto il controllo del terapista, e mira a raggiungere quegli obiettivi tecnico-riabilitativi specifici secondo il programma terapeutico prestabilito per quel paziente.

Equitazione sportiva per disabili: rappresenta il raggiungimento di una notevole autonomia del soggetto, con possibilità di svolgere normale attività di scuderia e di equitazione. Benefici riconosciuti della relazione cavallo – uomo. Questa metodologia rientra nell’ Attività assistita con gli animali (AAA) : un Intervento con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione attraverso il quale si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. Non rientrano nelle AAA le attività sportivo-agonistiche con animali. Nelle AAA la relazione con l’animale costituisce fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali; tali attività sono rivolte al singolo individuo o ad un gruppo di individui e promuovono nella comunità il valore dell’interazione uomo-animale al fine del reciproco benessere. Le AAA sono finalizzate, tra l’altro, a:

  • sviluppare competenze attraverso la cura dell’animale;
  • accrescere la disponibilità relazionale e comunicativa;
  • stimolare la motivazione e la partecipazione.

A CHI SI RIVOLGE

Si rivolge a disabili psichici, i quali proprio per la caratteristiche delle problematiche che li affliggono vivono situazioni di esclusione ed isolamento, perdendo, a volte, le nozioni base della socializzazione; attraverso il rapporto spontaneo con l’animale, queste persone possono riacquisire gli aspetti fondamentali della relazione, da ampliare nella vita relazionale quotidiana.

OPERATORI COINVOLTI

Gli operatori che si approcciano al disabile psichico, sono operatori specializzati, competenti e dotati di una particolare sensibilità.

RISULTATI ATTESI

Tutto ciò sovra descritto, stimola nell’uomo la crescita di autostima, senso di efficacia e un desiderio di attivazione e crescita nella continua relazione con il cavallo.
In particolare, per le persone più deboli, può essere un modo  per incentivare l’autonomia, sviluppare attenzione e osservazione, stimolare gli elementi, verbali e non propri di una relazione affettiva.
I risultati attesi pertanto sono individuabili in:

  • Miglioramento e maggiore integrazione delle funzioni psicofisiche dell’individuo
  • Incremento delle capacità attentive, tolleranza alle frustrazioni e maggiore contenimento di comportamenti disfunzionali
  • Sviluppo di capacità adattive più adeguate e maggiore socializzazione
  • Miglioramento dello stato di salute e della psicopatologia in generale
  • Aumento livello di autostima
  • Innalzamento del livello di qualità di vita percepito
  • Acquisizione di competenze
  • Riduzione elementi di cronicizzazione con ricorso al SSN
  • Comprovata riduzione terapia farmacologica